Il nemico si nasconde si mimetizza tra le pieghe della coscienza
la sua violenza è subdola il suo passo di gatto
difficile davvero coglierlo sul fatto
il nemico è tra noi è dentro di noi
per farlo fuori occorre rinunciare ad una parte di noi stessi
se un tempo era più facile lottare contro ciò che non andava
perché il nemico una faccia ce l'aveva
una voce, una bandiera
sapevi dove andare a prenderlo in giro la sera
aveva nomi e facce,
ma non è più così
adesso non si vede ma lui è ancora lì
più forte che mai
e sotto sotto spinge col suo dai e dai
e ha stipulato un patto con le coscienze addormentate
nella pubblicità di una realtà falsificata
a migliaia di chilometri di distanza da questa
stanza uomini e bambini schiavizzati, sottopagati
diritti rubati, derubati dell'infanzia in qualche capannone dell'estremo oriente
lavorano e producono le griffes dell'occidente
e qui non si sa niente perché sta bene a tanti
tacere verità che sono atroci e allucinanti
pilastri di un'economia vincente dal volto appariscente
che crea la sua ricchezza con la sofferenza di un sacco di gente
e quanti dovranno soffrire quante mucche impazzire
quanta aria velenosa bisognerà respirare
quanti cibi avvelenati bisognerà divorare
quante malattie ancora per interesse non si potranno curare
prima che qualcuno pensi che così non va bene
ma il nemico si è infiltrato dentro al sangue che ci scorre nelle vene
nei sorrisi compiacenti di politiche fatte di parole
all'insegna di "occhio non vede cure non duole"
il nemico ha il volto sorridente cravatta e doppio petto
intorno a grandi tavoli fa incetta di rispetto
e di sorrisi strette di mano
accordi tra potenti che non guardano lontano
e approvano la produzione di mine anti uomo
di tutti gli armamenti necessari perché questo sistema
si mantenga bello saldo sui binari di sangue dove viaggia
cosicché anche il coraggio più coraggio si scoraggia
di fronte a questo gioco dove tutti hanno ragione
e i peggiori criminali sono tenuti in alta considerazione
e viaggiano in corsia preferenziale
rimbalzano sull'ammortizzatore sociale e non si fanno mai male
e cambiano i governi ed il nemico gli sorride in silenzio
protetto dalla logica del tacito consenso di chi gode
di questa situazione che fa comodo a tanti
tenere alto il livello di paura e le coscienze ignoranti
paura della povertà paura dell'ignoto
paura di trovarsi di fronte al grande vuoto
di se stessi
con la coscienza critica in stato di assoluta catalessi
sconfiggere il nemico è guardarsi dentro
cercare il proprio centro
e dargli vita come a un fuoco quasi spento
renderlo vivo dargli movimento
il nemico si nasconde spesso in quello che crediamo
nei moralismi ipocriti
e nelle trasgressioni controllate e organizzate
nelle droghe illegali e sottobanco ben distribuite
il nemico crea falsi nemici per farsi scudo e apparir perbene
modellerà il suo aspetto e prenderà la forma di ciò che lo contiene
spacciandosi per libertà ti legherà con le sue catene
conservare il controllo di ciò che vediamo
conservare il controllo di ciò che sentiamo
verificare se sotto l'aspetto invitante di un'esca non sia nascosto un amo.
sconfiggere il nemico è guardarsi dentro
cercare il proprio centro
e dargli vita come a un fuoco quasi spento
renderlo vivo e dargli movimento.
Il vampiro è il clichè della nostra attuale vita biologica ed energetica. Siamo noi a creare ed alimentare tutto questo, dando luogo sui piani sottili a entità che crescono a dismisura e interpretano a loro volta, amplificandolo attraverso la loro dimensione, l'atteggiamento predatorio che imparano proprio da noi! (...)
Finchè non conseguiremo tale visione, saremo sempre dei vampiri, vampirizzati e vampirizzanti e non dovremo stupirci dei fenomeni che, sul piano sottile non fanno altro che riflettere ciò più o meno nella vita di tutti i giorni. (...) serve un cammino di risveglio e di comprensione di sè stessi...
Dalla tana del Bianconiglio - Carlo Dorofatti
OltreConfine n° 4
abbonati qui: abbonamenti@oltre-confine.com
mercoledì 28 marzo 2012
Il nemico sono Io!
Etichette:
Carlo Dorofatti,
consapevolezza,
Dalla tana del Bianconiglio,
Jovanotti,
OltreConfine,
responsabilità
Reazioni: |
lunedì 19 marzo 2012
Domenica, fuori c'è il sole, i panni stesi catturano il profumo della primavera e la portano fin dentro all'armadio. Nello stesso armadio in cui gli scheletri sbattono le vecchie ossa come gli scaccia-pensieri al movimento del vento. Luisa, mi distrai: tu distogli i miei pensieri e gli scheletri ora sono immobili dietro le ante chiuse. Ne apro una appena appena, sbircio dentro e vedo le stelle, manca solo la cometa. Le parole sono scivolate tutte mentre tenevo in mano quei fogli che, pur numerati, si possono mescolare come il mazzo delle carte da gioco. Non sono cadute in terra, mi sono rimaste in grembo. (Il giorno di San Martino, 11 novembre è il 315º giorno del calendario gregoriano (il 316º negli anni bisestili), mancano 50 giorni alla fine dell'anno. Tradizionalmente in passato era questo il giorno della scadenza dei contratti di affitto degli appartamenti. Essendo il giorno della commemorazione di San Martino di Tours, l'espressione fare San Martino aveva il significato di traslocare)
[Traslocare : composto dal latino locare, porre in un luogo. Mandare da un luogo ad un altro]
“Mandare da un luogo ad un altro” mi sembra cattivo se penso a te. Crudele. Malvagio. Oppure mi sembra un dono. E che dono! Singulti e stomaco serrato, ma poi passa. Ora è passato il tempo della suspense - a volte mi dicevo durante la lettura – del fiato sospeso, posso rilassarmi. E Silvia continua parlando di arcangeli, di cherubini, di numerologia. Poi il capitolo riparte con “Luisa diceva..” e la terra di nuovo trema. Mi manca l’appoggio sotto, e sto dondolando anche la sedia è ferma. Nelle sue paure riconosco le paure; nel suo amore riconosco l’amore; nel suo desiderare un uomo che mi ami e che mi chieda la manoriconosco la “Cenerentola” che vive in ogni donna. Le parole trascritte su foglietti conservati dentro a chissà quali cassetti rimbombano come echi della valle che all’infinito gridano “torna orna rna na aaaaaaa”. Ma tu non torni Luisa, perché non sei andata. Sei qui, tra le braccia sue (di Ya) e tra quelle di chi ti ha conosciuta e conoscerà nel tempo. Intendo nel nostro, di tempo. Perché nel tuo, di tempo, già sa chi saprà di te, di lei, di noi, e chi no. Per mia fortuna sono nella prima schiera. Grazie Luisa!
giovedì 15 marzo 2012
Spiritualità Pratica
"Vivere
una nuova consapevolezza richiede un nuovo approccio alla mente e al
lavoro su se stessi." dice chiaramente Andrea Panatta nella
presentazione del suo prossimo seminario, che si terrà a Roma presso la
libreria Vradia il 17 marzo 2012 dalle 10.00 alle 19.00.
Capite bene che non si tratta di avere, né di elaborare la
consapevolezza, ma proprio di viverne una realmente fresca e goduriosa,
che abbia radici e rami nuovi e che porti irrimediabilmente frutti.
Sapete da dove deriva il termine frutto? Da frui, godere. Ecco perché vi invitiamo a partecipare al seminario di Andrea: potrete davvero ricevere una serie di conoscenze e di tecniche pratiche, che spazieranno da il Corso in Miracoli alla pulizia e rilascio del corpo emozionale, dalla creazione e gestione delle forme pensiero alle modalità di relazione con i 3 sé.
Per darvi un'idea, o meglio, per farvi un'idea, ecco un pdf con tutte le rubriche di Andrea Panatta dal numero 0 ad oggi, scaricabile qui.
Per maggiori info sul seminario, cliccate invece qui.
Buon viaggio, vi aspettiamo!
Etichette:
Andrea Panatta,
Spiritualità Pratica,
strumenti
Reazioni: |
giovedì 8 marzo 2012
Siamo fantastiche!
Mano
a mano passa il tempo noi donne aumentiamo di peso. Ciò avviene perchè
nella nostra testa accumuliamo molte informazioni.Però ovviamente, arriva un momento in cui tante informazioni non entrano più nella nostra testolina. Così questi dati accumulati cominciano a distribuirsi in tutto il corpo. E ora capisco tutto….
Non ho chili in eccedenza!
Non sono grassa!!
Sono colta!!
MOOOLTO
colta!!
Oggi è il Giorno Internazionale delle Donne
Diabolicamente Belle ed Eleganti.
La
vita NON dovrebbe essere un viaggio verso la tomba con l’intenzione di arrivarci in buona salute e con un corpo attraente e ben curato, e con il morale in cantina, meglio
deliziarsi in vita, con cioccolato in una mano, vino nell’altra, e arrivarci con il corpo stanco morto, completamente consunto e gridando…..
CHE FIGATAAAAAA!
SI
SIGNORI!!
SIAMO PERFETTE….
SIAMO PERFETTE….
Perchè:
Non restiamo calve.
Abbiamo un giorno internazionale
e un altro nazionale.
e un altro nazionale.
Possiamo usare sia il color rosa che l’azzurro.
Sappiamo con certezza
che nostro figlio è nostro.
che nostro figlio è nostro.
Abbiamo la priorità nei naufragi.
Non
paghiamo il conto.
Siamo i primi ostaggi ad essere liberati.
Possiamo saltare la doccia per un giorno
senza puzzare come un caprone.
senza puzzare come un caprone.
Possiamo dormire con un’amica
senza passare per omosessuali.
senza passare per omosessuali.
Possiamo prestare attenzione
a più cose alla volta.
a più cose alla volta.
Se decidiamo di fare lavori maschili,
siamo emancipate.
siamo emancipate.
Se
un uomo decide di fare lavori femminili,
è un finocchio.
E
PER ULTIMO:
Facciamo tuuuuuutto quello che fa l’uomo,
E
CON CON I TACCHI ALTI…!!!
Liberamente tratto da una mail che mi ha mandato la mia Fantastica Amica Stefà!
giovedì 1 marzo 2012
Maestri Invisibili
Chi impara a cooperare con il suo «Aldilà personale», impara a disobbedire ai limiti che la nostra civiltà impone. E il modo migliore di disobbedire, è cominciare a creare e non smettere più. Non soltanto a creare opere, ma anche situazioni, metodi, prospettive, nuovi campi d’azione, e infine anche un mondo nuovo, più grande e più appassionante di quello che in questi anni sta cominciando a crollare definitivamente. Imparare a creare in questo senso, significa non lasciare la propria creatività al caso, alla fortuna, ma allenarsi alla forza creatrice, crescere in essa, individuando ciò che in noi la frena (o la teme) e superandosi continuamente. In questo superamento il nostro «Io più grande» può finalmente cominciare a mettere radici nella vita quotidiana, e si può cominciare a esserlo davvero.
orari: sabato 17 marzo: ore 10-13,30 ore 15-18,30
domenica 18 marzo: ore 10-13,30 ore 15-18,30
Costo del seminario: 200 euro
Per iscrizioni o informazioni:
Riccardo 339.3331394
r.geminiani@alice.it
Etichette:
Igor Sibaldi,
Maestri Invisibili
Reazioni: |
Iscriviti a:
Post (Atom)